domenica 12 ottobre 2014

Quando Napoli conquistò l'Europa: 17 maggio 1989.





Erano altri tempi,tempi che i napoletani sperano di rivivere.Era il tempo del Dio del calcio: Diego Armando Maradona,il tempo di Careca e l'era di Ottavio Bianchi,allenatore dei partenopei.Quella competizione per gli azzurri era importante,e bisogna vincerla a tutti i costi.Quel Napoli,lontano ormai più di 30 anni,fece fuori la Juventus ai quarti dopo aver perso 2-0 a Torino.Al San Paolo fu tutta un'altra storia,2-0 al termine dei tempi regolamentari e 3-0 al temine dei supplementari,il Napoli è in semifinale.Qui,incontra il Bayern Monaco e dopo aver vinto 2-0 all'andata in casa,gli azzurri strappano un prezioso 2-2 in Germania andando in finale dove se la vedranno con lo Stoccarda.La partita di andata si gioca a Napoli,la tensione è a mille,quella è la partita della vita,bisogna fare risultato in casa per poi chiudersi in trasferta.La partita inizia male però e al minuto 17 del primo tempo la sblocca Gaudino e lo Stoccarda si porta in vantaggio.Ora è dura per gli azzurri rovesciare il fronte,anche perchè lo Stoccarda ha ottenuto ciò che voleva e ormai si difendono solo.La svolta arriva al minuto 60,rigore!Dal dischetto c'è Maradona...1-1 e partita di nuovo in equilibrio.Ora però,se il Napoli vuole controllare la partita di ritorno deve vincere l'andata.Mancano 3 minuti alla fine,e tutti gli attacchi del Napoli non hanno portato a nulla,fino al quel momento....mancano 3 minuti Carnevale serve Maradona,prende la linea di fondo e mette in mezzo...si trova lì per caso un certo Careca e...2-1.Il Napoli ha vinto la battaglia ma non la guerra: 17 maggio 1989 al Neckarstadion di Stoccarda va in scena la partita di ritorno.In porta c'è Giuliano Giuliani,in difesa Francini,Renica,Corradini e Ferrara.A centrocampo Fusi,Alemao e De Napoli con Maradona dietro le punte Careca e Carnevale.Pronti,via si inizia...minuto 18 Maradona porta palla a centrocampo,viene steso ma l'arbitro concede vantaggio...il pallone finisce ad Alemao,uno-due con Careca,il centrocampista si trova in area tira e fa 1-0.Dopo appena 9 minuti però Klinsmann pareggia su colpo di testa da calcio d'angolo.Minuto 39,calcio d'angolo a favore degli azzurri,dalla bandierina va Maradona,palla in mezzo deviata,il pallone torna al numero 10 che la rimette in mezzo,spunta il difensore Ciro Ferrara e il Napoli è ancora in vantaggio 1-2.Secondo tempo,la tensione sale,per i tedeschi ci vuole un miracolo...per il Napoli invece un contropiede: minuto 62 Maradona va via,vede e serve in area Careca che con un leggero tocco sotto fa fuori il portiere in uscita...1-3 i napoletani sono in delirio tra gioia nel vedere quel Napoli e commozione.La partita finirà 3-3 ma i tifosi festeggeranno a lungo quel trionfo.Il Napoli e la città di Napoli per una notte domina l'Europa e dimentica i problemi che affliggono la città per fare spazio ad una felicità temporanea ma importante.

I potenti del mondo del calcio: Jorge Mendes.

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L'uomo a destra in primo piano,beh,lo conosciamo...è il fenomeno portoghese Cristiano Ronaldo.Quello dietro di lui ha due cose in comune con l'asso del Real: è portoghese ed è un fenomeno.Non un calciatore,certo,ma un procuratore...e che procuratore.Sin da giovane Jorge Mendes,questo è il suo nome,si interessa di calcio e gioca fino ad arrivare in terza categoria,poi si ritira e scopre la sua passione come agente e fonda così una società..la GestiFute. Quest'azienda oggi è la più importante con un patrimonio netto di 400 milioni di euro.Jorge nel 1997 firmò il suo primissimo trasferimento,ovvero quello  del portiere Nuno Espirito Santo dal Vitória Guimarães al Deportivo.Il primo trasferimento di maggior rilievo fu invece quello di Hugo Viana al Newcastle nel 2002.Pian piano tutti i calciatori portoghesi più importanti finiscono sotto la sua gestione.Ma attenzione perchè Mendes dimostra di avere occhio anche sugli allenatori e quando Mourinho va ad allenare il Chelsea lo prende in consegna diventando il suo procuratore.Da lì in poi,al Chelsea arrivano i giocatori di Jorge,ovvero: Cech,Tiago,Maniche,Paulo Ferreirae Ricardo Carvalho.La GestiFute inizia a guadagnare centinaia di milioni di euro l'anno ma il procuratore d'oro non si ferma,e continua ad ingrandire la propria potenza "prelevando" altri calciatori ancora e quando Muorinho passa all'Inter per Mendes è un invito a nozze.Il procuratore infatti porta a Milano giocatori come Quaresma e Thiago Motta.Ma non è tutto,anzi' non è ancora nulla.Già,perchè quando Mourinho passa al Real Madrid l'agente più potente al mondo porta in Spagna Pepe,Cristiano Ronaldo,Di Maria,Coentrao e successivamente fa da intermediario per Khedira,Ozil,Sahin e Altintop.Pensate che attualmente la sua azienda guadagna più del fatturato del Real Madrid (600 milioni!!!).Ultimo affare ma non meno importante fu quello di Falcao per 60 milioni al Monaco e successivamente al Manchester United.Mendes è oggi il procuratore più potente al mondo,può decidere le sorti del calciomercato e ha una abilità manageriale-economica da far invidia ai migliori laureati con la lode e il bacio accademico.Per lui sono arrivati anche riconoscimenti individuali come il Miglior Agente dell'Anno ai Globe Soccer Awards vinto nel 2010-2011-2012.Giù il capello di fronte a tanta maestria,e ancora una volta,è dimostrato che il calcio giocato,a volte,non vale quanto il lavoro fatto da un uomo che,pensate,spende più di 10.000 euro al mese di spese telefoniche.

Plusvalenze: quando un giocatore crea la ricchezza di un club.




In tempi di crisi,molte società mirano a guadagnare tramite le plusvalenze.Cosa sono?Semplice,ottenere una plusvalenza su un giocatore vuol dire sostanzialmente venderlo per una cifra maggiore rispetto a quanto si era speso per comprarlo.Esempio pratico,comprare un giocatore a 10 milioni e venderlo a 30,ciò significa essere riusciti a guadagnare 20 milioni di plusvalenza grazie ad un calciatore.Nella storia del calcio le plusvalenze sono state davvero molte e.in alcuni casi,hanno creato delle vere e proprie fortune per i club.Inizio parlandovi di Alexis Sanchez,ora giocatore dell'Arsenal ma precedentemente del Barcellona e prima ancora dell'Udinese.Proprio il club italiano acquistò Sanchez per 3 milioni di euro dal Cobreloa per poi venderlo al club catalano per 26 milioni di euro.Plusvalenza pari a 23 milioni di euro.E ricordate Filippo Inzaghi? Lo storico bomber del Milan fu acquistato da parte della Juve dall'Atalanta per 10,4 milioni e successivamente venduto al club di Berlusconi per 37 milioni di euro: plusvalenza di 26,6 milioni.Da un'attaccante a un difensore,vi parlo ora di Thiago Silva difensore acquistato dal Milan per 10 milione e poi venduto al Paris Saint Germain per 42 milioni di euro: 32 milioni di plusvalenza netta.Sempre il club di Parigi acquista per 42 milioni Javier Pastore dal Palermo,che a sua volta lo aveva pagato 7 milioni: 35 milioni di plusvalenza.Facciamo un salto indietro nel tempo e parliamo ora di Rui Costa acquistato dal Milan per 42 milioni dalla Fiorentina che in passato lo pagò 5.5 milioni: plusvalenza di 36,5 milioni per la Fiorentina.Ma non dimentichiamoci dell'ex Pallone d'Oro Pavel Nedved che fu acquistato dalla Lazio per 3,5 milioni dallo Sparta Praga.Poi arrivò la Juventus e versò nelle casse della Lazio 41,2 milioni per assicurarselo facendo così ottenere una plusvalenza di 37.7 milioni per il club di Lotito.Non poteva mancare,ovviamente,Zlatan Ibrahimovic che,tra gli innumerevoli cambi di squadra, va al Barcellona per 70 milioni,quando l'Inter invece ne aveva pagati 24,3:dunque plusvalenza di 44,7 milioni.Altro protagonista in questo senso è Hernan Crespo pagato appena 4 milioni dal Parma e poi venduto dagli emiliani alla Lazio per 55 milioni: plusvalenza di 51 milioni di euro.Un'altra plusvalenza super,dopo Thiago Silva,per il Milan è rappresentata dalla cessione di Kakà al Real Madrid che lo pagò 65 milioni mentre il Milan lo prese per 8,250 milioni: plusvalenza di 56,750 milioni.Arriviamo ora,alla regina delle plusvalenze,quella di Zinedine Zidane comprato dalla Juventus per 3,5 milioni dal Bordeaux e venduto al Real Madrid per 73,5 milioni:plusvalenza record di 70 milioni di euro.

Il calciomercato della follia: quando un calciatore vale più di 50 milioni di persone!




Quello nella foto è David Luiz,difensore ex Chelsea, ora in forza ai francesi del PSG. Proprio questa estate il club di Parigi ha acquistato il difensore brasiliano per una cifra folle: 50 milioni di euro.La riflessione che voglio portarvi a fare non riguarda il valore reale del calciatore ma quanto una società è disposta a investire pur di assicurarsi un giocatore.Pagare 50 milioni per un difensore si può ritenere una vera e propria follia,soprattutto in tempi come questi dove la popolazione Europea si trova in crisi economica.Certo,un buon difensore,ma pagarlo 50 milioni è eccessivo...dov'è finito il vero calcio? Quello giocato? Anche in passato ci sono stati acquisti a cifre record ma quando accadeva era una notizia,una novità!Da circa 5 anni a questa parte invece,vedere società che spendono 50 milioni e oltre è diventato un fatto quotidiano,quasi come se fosse una cosa normale.Tutto iniziò nel 2009 quando il presidente del Real Madrid,Florentino Perez,condusse una campagna acquisti senza precedenti: Cristiano Ronaldo per 94 milioni,Kakà 65 milioni,Benzema 35 milioni,Xabi alonso 31 milioni,Huntelaar 25 milioni e infine Lassana Diarra 25 milioni.Pazzesco,e fu proprio a causa del Real che nello stesso anno Platini e l'UEFA decisero che bisognava prendere provvedimenti.Cosa fare? Semplice,Fair Play Finanziario.In sostanza entro il 2014 tutti i club devono avere il conto in pareggio o in positivo ma non in passivo.Nessun club può spendere più di quanto guadagna,e ogni club deve essere autosufficiente...niente aiuti di altre aziende,compagnie o banche.Ma la storia non cambia di molto,tanto è vero che il Real nel 2013 spenderà 100 milioni per Gareth Bale e l'anno successivo 80 milioni per James Rodriguez e 30 per Toni Kroos.Il Barcellona fa altrettanto spendendo 88 milioni per Luis Suarez e,l'anno precedente,95 milioni per Neymar.Anche il Chelsea,Manchester City e United,Bayern Monaco spendono soldi come fossero centesimi.E invece sono somme che messe insieme risolverebbero la crisi in Europa.Tra le altre cose sarà impossibile vedere,un giorno, un Real Madrid-Chievo o un Barcellona-Atalanta...viste le disparità economiche tra club europei.A tal proposito,oltre la Champions League e l'Europa League perchè non creare una competizione europea dove possano confrontarsi le ultime della classifica? E,ancora,il Fair Play finanziario funziona davvero? Io,francamente,non credo e credo sia più giusto premiare una squadra che vende i suoi "pezzi pregiati" per non avere debiti e che riesce a salvarsi piuttosto che premiare una squadra che vince la Champions dopo aver speso oltre 200 milioni sul mercato ed essersi indebitata con banche,aziende e cose varie.Di questo passo il calcio diventerà una competizione a 5 dove se la giocheranno solo i club più "ricchi".

Supercoppa italiana: quando il business è più importante del calcio giocato.




Supercoppa italiana 2014,ad affrontarsi ci saranno,come di consueto,la vincitrice del campionato,Juventus,e la vincitrice della Coppa Italia,Napoli.La data dell'incontro è,però,stata spostata al 22 dicembre,data insolita visto che la Supercoppa si è sempre giocata in estate,ad agosto.Ancora più insolita però,è la recente usanza di giocare la Supercoppa fuori Italia.Nel 2002 si giocò a Tripoli,nel 2003 a New York e dal 2009 al 2012 a Pechino.Sono,ovviamente,scelte che vengono prese per aumentare l'entrata di introiti e per arricchire la propria fama anche oltreoceano.Questa recente "usanza",se così la si può definire,è in vigore solo in Italia.Infatti la Supercoppa spagnola si gioca in Spagna in due incontri:l'andata in casa di una squadra e il ritorno in casa dell'altra squadra...equo!In Inghilterra,invece,si gioca in un incontro a Wembley,stadio del Chelsea.In Germania si gioca all'interno del paese e in Francia al Parco dei Principi.Perchè, allora solo in Italia abbiamo questa mania di fare le cose in maniera strana?Sta di fatto che la prossima edizione in cui si affronteranno Juventus e Napoli si giocherà,addirittura,a Doha...negli Emirati Arabi.Cosa abbiamo in comune noi con loro?L'avarizia e la voglia di guadagnare su tutto.Infatti,andando a giocare lì,le due squadre italiane si assicureranno un milione a testa più diritti Tv da dividersi in parti uguali.Questa manifestazione darà anche la possibilità alle due sfidanti di farsi conosce in Qatar,provare a strappare qualche accordo con qualche sponsor e aumentare il proprio merchandising,niente male.Ma ora,pensiamo per un attimo ai tifosi,la sostanza del calcio che dovrebbe ruotare attorno a loro.Perchè se io tifo Napoli o Juventus questa partita potrò vederla solo in televisione senza andare allo stadio...come ci arrivo i Qatar? La Supercoppa giocata in Italia avrebbe garantito meno profitti e nessuna possibilità di ottenere fama fuori Italia.Ma magari,giocandola in Italia lo stadio sarebbe stato pieno di tifosi di entrambi le tifoseria,l'atmosfera sarebbe stata infernale,e noi italiani,come i tedeschi,gli inglesi,i francesi,gli spagnoli,avremmo avuto il piacere di attirare l'attenzione,anche solo per 90 minuti,qui...in Italia.E invece,tifosi cari,perdiamo l'ennesima opportunità di far notare quanto l'Italia magari sia migliorata dal punto di vista del tifo e ci andiamo a prendere i soldi derivanti dal petrolio...22 dicembre che vinca la migliore ma...l'Italia ha già perso!

sabato 11 ottobre 2014

Vittoria Italia...ma che fatica!





L'Italia trionfa nelle qualificazioni per Euro 2016 contro l'Azerbaigian in una partita che termina "solo" 2-1.Solo,già,perchè gli Azzurri hanno fin dal primo minuto la partita in pugno,dimostrando più cattiveria e confermando i pronostici,parliamoci chiaro: siamo superiori,con tutto il rispetto per gli avversari.Eppure non è la serata perfetta per la Nazionale,che davanti la porta spreca tanto,troppo.E da qui,i primi dubbi sull'attacco...siamo sicuri che siano adatti? Immobile e Zaza sono due giovani che stanno crescendo molto anche sotto il profilo della personalità,ma non sarà troppo presto per affidare il peso offensivo ai due giovani talenti?Sottolineiamo però,il grande lavoro svolto da entrambi in fase di non possesso,cercano di dare profondità alla squadra,conquistano punizioni nella trequarti avversaria e corrono molto sacrificandosi per i compagni.Da rivedere l'intesa Zaza-Immobile...i due non si cercano praticamente mai,cercando di affondare sempre,o quasi sempre,con azioni solitarie.Ma,la serata è tutta per lui...Giorgio Chiellini!Il difensore della Juventus fa praticamente tutto da solo: gol,complice dell'autogol e ancora gol che sigla il definitivo 2-1.Da evidenziare anche la buona intuizione di Conte che decide di mettere Giovinco in campo invece di una punta di peso come Pellè o Destro.Lo juventino infatti ripaga la fiducia del Ct giocando con e per i compagni,dribblando avversari come fossero birilli e colpendo una traversa dopo una buona azione ragionata.Sebbene sia ancora presto per giudicare la Nazionale di Conte,difficile farlo poi quando giochi contro Azerbaigian, questa è una squadra con gli attributi,come sottolineato dal Mister stesso,una squadra che anche quando va in difficoltà reagisce e non si abbatte.Questa è la Nazionale che ci piace...avanti su questa strada!

venerdì 10 ottobre 2014

Il signore del centrocampo: Yaya Tourè




Vi parliamo oggi di un calciatore davvero straordinario: lui è Yaya Tourè, uno dei centrocampisti più completi al mondo,uno di quelli che più invecchia e più diventa forte e determinante.Inizia tra i professionisti nell'Olympiakos,poi viene ceduto per 4 milioni al Monaco.Passa un anno appena e si ritrova nel Barcellona dove avviene la definitiva consacrazione di uno di quei calciatori che nascono una volta ogni cento anni.Con il club catalano vince tutto: 2 volte la Liga,Coppa del Re,Champions League,Supercoppa spagnola,Supercoppa europea e Mondiale per club.Diventa uno dei centrocampisti più forti in circolazione,proprio per la sua duttilità e tecnica.Recupera palloni e riesce ad adattarsi a mediano,grazie anche ai suoi 191 cm,ma gli viene benissimo anche il ruolo da centrocampista centrale dove ha più libertà di inventare,attaccare e dove mette in mostra le sue doti tecniche e balistiche.Gran tiro dalla lontananza,passaggi e dribbling da favola.Poi decide di interrompere questa sua avventura e vola in Inghilterra al Manchester City che lo acquista per 30 milioni e inizia a guadagnare 10,8 milioni di euro all'anno,diventando così il quarto giocatore più pagato al mondo.Tourè non perde il vizio e continua a giocare da gran fenomeno,segnando,servendo assist per i compagni e mettendo in vetrina prestazioni incredibili.Corre per il campo,da un'area di rigore all'altra e,all'età di 30 anni cresce ancora mettendo in mostra grandi abilità anche da calcio da fermo: punizioni magistrali e rigori sempre precisi.La stagione 2012-2013 è per lui la migliore sotto il profilo delle realizzazioni: 20 gol stagionali: Un Mostro! Ad oggi,è ancora uno dei migliori,sebbene abbia 32 anni,è sempre il punto fermo del Manchester City,dove gioca tutte le partite continuando a segnare e a stupire.Yaya Tourè è il classico esempio di come un calciatore,anche a 32 anni,può essere tra i migliori al mondo.Che dire: giù il cappello.E,come spesso sto facendo nei miei articoli,vi lascio un video per darvi la possibilità di deliziarvi la vista con le sue giocate davvero da campione assoluto!

Talenti in pericolo: Isco




Vi parlerò in questo articolo di un grande talento,quello di Francisco Roman Alarcon Suarez,meglio noto a tutti come Isco.Ma partiamo con calma ripercorrendo tutte le tappe principali della sua carriera,e poi arriveremo al nocciolo della questione.Ma dove esce Isco,signori?Ebbene,il talentino spagnolo cresce nelle giovanili del Valencia,club che lo farà debuttare tra i professionisti nel 2010,stesso anno in cui debutta anche in Champions League,nella vittoria casalinga contro il Bursaspor per 6-1.Ma con la squadra del Mestalla gioca pochissimo,appena quattro partite in una stagione.Ormai è chiaro,il club spagnolo non crede in lui,e allora arriva un altro club spagnolo,il Malaga che decide di puntare forte su questo calciatore spendendo ben 6 milioni di euro,che per una squadra di media classifica è una cifra cospicua.Per Isco inizia una nuova avventura,ed incomincia nel migliore dei modi.Correva l'anno 2012 e il 18 settembre gioca la prima giornata di Champions League,Malaga-Zenit, nella quale realizza due dei tre gol complessivi e viene nominato "Man of the Match".Giocherà nel Malaga fino al 2013 realizzando 14 gol in 69 presenze e facendo vedere qualità fuori dal comune.Tocco palla delizioso,quasi l'accarezza quel pallone con il quale è capace di tutto,dribbling e velocità palla al piede uniti ad una visione di gioco sublime,riesce sempre a smarcare il compagno con delle trame di passaggi che inventa dal nulla: Ingegnere! Isco riesce a farsi notare anche nella Nazionale spagnola under-21 dove vince l'Europeo di categoria.In Nazionale minore mette a segno 10 gol in 17 presenze.Per lui arrivano anche molti titoli individuali: Rivelazione calciatore della Liga spagnola,European golden boy, Trofeo Bravo e viene inserito nella selezione UEFA dell'Europeo under-21 vinto dalla sua Nazionale.Isco ormai ha conquistato tutti,così saluta Malaga,che lo ha consacrato,e va nel club in cui tutti sognerebbero di giocare: Real Madrid.Il club madrileno lo paga 25 milioni e per lui la stagione inizia nel migliore dei modi con gol e assist decisivi.Basti pensare che al debutto contro il Betis sono suoi il gol e l'assist che decidono il match,finisce 2-1.Poi però il Real compra,compra e compra ancora facendo arrivare alla corte di Carlo Ancelotti calciatori dalla fama mondiale come Bale,Kroos,James Rodriguez e per il povero Isco c'è sempre meno spazio,e finisce in panchina subentrando gli ultimi dieci minuti e diventando uno dei tanti.Ma siamo sicuri che questo Real sia il club giusto per lui? Forse per un talento enorme come lui c'è bisogno di una squadra che lo faccia sentire il centro del progetto,un calciatore sul quale puntare forte.Per un giocatore del genere ci potrà essere un futuro più che radioso. Guadate cosa riesce a fare con il pallone!

Inter-Napoli: siamo già al primo verdetto.




Siamo alla settima giornata di campionato,ma la partita tra Inter e Napoli è già decisiva per capire i progetti delle due squadre e quanto di buono si potrà o non potrà fare durante la stagione 2014-2015.L'Inter ha iniziato questo campionato in modo positivo,pareggiando contro il Torino alla  prima giornata e vincendo 7-0 contro il Sassuolo.Poi un pareggio con il Palermo ed il black-out generale.Sebbene l'Inter riesca a vincere in Europa League,in un girone alquanto facile,subisce quattro reti in casa dal Cagliari,per poi perdere 3-0 a Firenze contro i Viola.Il vero problema,aldilà dei risultati,è il gioco della squadra di Mazzarri.Trame prevedibili e qualità tecnica scadente,nonostante in squadra ci siano elementi come Icardi,Hernanes,Kovacic e altri.Storia diversa per il Napoli,che inizia la stagione vincendo a Genoa 1-2.Arriva poi il Chievo al San Paolo e il Napoli perde 0-1,e allora il Napoli ci riprova e la squadra di Benitez va a Udine per affrontare l'Udinese,ma il risultato non cambia.Altra partita in casa,Napoli-Palermo,altra delusione amara...sopra di due gol i partenopei si fanno rimontare e il match termina 3-3.La squadra di Rafa Benitez vince entrambi gli incontri di Europa League e "respira" grazie alla vittoria in casa per 2-1 contro il Torino. Ma la differenza sostanziale tra le due formazioni è che la squadra Campana ha sempre dominato le partite creando innumerevoli occasioni da gol non concretizzate e prendendo gol alquanto bizzarri per colpa di una difesa (e di un mercato) non adeguata.Si profila dunque un grande incontro,dove si sfideranno molti ex...Mazzarri che ha lasciato a Napoli un ricordo indelebile insieme a Cavani,Benitez che a Milano fallì non riuscendo a portare l'Inter ai grandi livelli passati,e Gargano che fu "scaricato" da Walter Mazzarri dopo che proprio quest'ultimo lo aveva voluto con se' nella squadra nerazzurra.I tifosi sono ansiosi,fremono e capiscono dell'importanza di questo incontro in momento delicato per le proprie società.Chi sarà a spuntarla? Ad ogni modo,un pareggio potrebbe essere un risultato che potrebbe andare bene ad entrambe le squadre che,in tal caso,non uscirebbero ridimensionate dopo la settima partita del campionato di Serie A Tim.

giovedì 9 ottobre 2014

Ma dov'è finito El Mago De Oz?



Il Mago de Oz, Mesut Ozil,dov'è finito? Ricordate ai tempi del Real Madrid? Eh sì,iniziò tutto dopo il mondiale 2010 dove si mise in evidenza e fu acquistato dal club di Florentino Perez per 15 milioni di euro dal Werder Brema.I primi mesi sono per lui di ambientamento ma dategli una stagione e si prende la camiseta numero 10 del Real.Per lui fantasia e tecnica uniti a dinamicità e velocità palla a piede.Dribbling,tocchi di classe e passaggi filtranti per smarcare i compagni da urlo.Visione di gioco pazzesca e una tecnica superiore rispetto ai compagni.eccezion fatta ovviamente per Cristiano Ronaldo...Poi il passaggio all'Arsenal per 50 milioni,record per il club londinese che punta tutto su di lui.Primi due mesi sono da sogno con gol,assist e prestazioni sublimi..ma da gennaio 2014 il vero "Mago" non si vede più.Rigori decisivi sbagliati,prestazioni deludenti e niente più giocate alla Ozil. Poi diventa campione del mondo con la Germania,ma per lui non ci sono grandi prestazioni ai mondiali. Poi avvio di stagione ancora deludente con i "Gunners" fino ad infortunarsi per tre mesi al seguito di uno infortunio al menisco.Tornerà nel 2015,e noi tutti amanti del calcio speriamo che tornerà al meglio,il vero Mago De Oz,quel numero 10 capace di cose pazzesche.Guardare per credere.

Quando gli arbitri determinano le partite.





E' il 5 ottobre del 2014 e allo Juventus Stadium di Torino va in scena una delle partite più importanti dell'anno: Juventus-Roma.Entrambe prime in campionato a 15 punti con 5 vittorie e 0 sconfitte.Si affrontano le due squadre più forti d'Italia in questo momento e si affrontano le migliori difese contro i migliori attacchi.Insomma,i presupposti per assistere ad una partita spettacolare e mozzafiato ci sono tutti.La partita inizia,le due squadre si studiano ma vanno con calma senza scoprirsi e senza concedere nulla.Forse la partita va troppo adagio,e allora l'arbitro,il Signor Rocchi,decide di dare inizio ad una serie di eventi a dir poco sbalorditivi.Minuto 26,calcio di punizione per la Juve,sul punto di battuta c'è Pirlo. Il centrocampista bianconero batte,ma la palla va sul braccio di Maicon, che si copre il volto, e l'arbitro concede il penalty. Non è rigore,dicono tutte le moviole successive alla partita,il mani è involontario,ma intanto Tevez la mette dentro ed è 1-0 per i padroni di casa.Poi la Roma pareggia ancora su rigore,anche questo dubbio ma non eclatante.Poi 1-2 per la Roma,bella azione Gervinho-Iturbe ed è proprio l'argentino a fare gol.Ma attenzione perchè al minuto 48 del primo tempo c'è ancora un rigore per la Juventus.Il tempo era scaduto,e l'azione da annullare,ma l'arbitro ormai è in preda al nervosismo e prende decisioni avventate, Tevez fa 2-2 ancora su rigore.Minuto 86,la Juventus fa 3-2 con Bonucci. Il gol del difensore dei Campioni di Italia,diciamocelo,è davvero bello,tiro al volo da fuori area e palla che si insacca all'angolo. Ma attenzione...non è tutto oro ciò che luccica.Per quanto sia bello il gol c'era un calciatore della Juventus in fuorigioco,Vidal,che copriva la visione del portiere della Roma,Skorupski.Sarebbe stato gol lo stesso,pensandoci bene,ma le regole sono regole e vanno rispettate caro arbitro.Attenzione in tanti sbagliano però a criticare,additando la Juventus come colpevole.I Campioni  d'Italia,che sia ben chiaro,non hanno colpe.La colpa è solo dell'arbitro e degli arbitri in generale che spesso e volentieri decidono partite di importanza maggiore o minore. Perchè non mettere la moviola in campo allora? Insomma,una soluzione bisogna trovarla,ma complimenti alla Juventus comunque per aver vinto,ancora una volta,contro la seconda potenza del campionato.

Piccoli veterani crescono: Youri Tielemans




Molti di voi dopo aver letto il titolo si chiederanno: "Ma chi è?" Bene,oggi voglio parlarvi di lui,Youri Tielemans,un calciatore belga di 17 anni che milita tra le file dell'Anderlecht come centrocampista centralo o mediano.Alla giovane età di 5 anni,un bambino,entra subito nelle giovanili del club più titolato del Belgio dove trova come allenatore l'ex calciatore Jean Kindermans che punta molto su di lui tanto da paragonarlo ad Axel Witsel,centrocampista in forza allo Zenit San Pietroburgo.In patria però non si sono fermati a tale paragone,definendolo più completo e duttile rispetto al connazionale belga.Il 22 maggio del 2013 Youri firma già il suo primo contratto da professionista,all'età di 16 anni.Incredibile! Fa il suo debutto il 28 luglio 2013 sempre sedicenne.Il 2 ottobre parte invece da titolare contro il Cercle Brugge nella partita vinta 4-0 dalla sua compagine.Bene,da quella partita in poi Tielemans partirà sempre titolare,diventando a 16 anni il punto di riferimento e il perno del centrocampo dell'Anderlecht. Il 2 ottobre 2013 esordisce anche nella massima competizione europea,la Champions League, e diventa così il calciatore belga più giovane nella storia ad aver debuttato in Champions.Il primo gol per il belga arriva il 6 aprile 2014 contro il Club Brugge.A fine stagione il suo club vince il campionato e lui viene eletto come miglior giovane calciatore dell'anno.Nel 2012 fa parte della Nazionale belga under-16 ma è tutto troppo facile per lui che è già maturo e ha il portamento del veterano.Infatti mette a segno 8 gol in 10 presenze.L'anno dopo infatti Youri compie un gran salto e dall'under 16 di si ritrova all'under 21 dove esordisce il 14 ottobre contro i pari età dell'Italia.Questo talento belga è una vera e propria promessa,gestisce il pallone come un calciatore di 30 anni, ha una visione di gioco pazzesca e riesce a capire i movimenti dei compagni e degli avversari sempre un attimo prima degli altri.Ovviamente su una promessa del genere sono accese le sirene del calciomercato:sembrano interessate al talento belga le inglesi come Liverpool e Arsenal,oltre alla Juventus e al Real Madrid.Il costo del calciatore si aggira sui 10 milioni ma il club belga è pronto e farà di tutto per fargli firmare un rinnovo contrattuale.E chissà che non venga inserita una clausola milionaria....

In Premier League sono atterrati due alieni: Diego Costa e Cesc Fabregas!



Stagione 2013-2014,il Manchester City si laurea campione di Inghilterra mentre il Chelsea di Mourinho rimpiange i tanti punti persi contro le piccole.A questo Chelsea di certo non manca la fantasia di Hazard o la velocità di Willian e Shurrle e nè tanto meno la sicurezza di Terry.Ma allora cosa è mancato? Un centrocampista che sappia smistare il pallone e un grande attaccante con il fiuto del gol,parola di Mou. Detto,fatto.Sessione estiva del calciomercato 2014, arrivano Diego Costa per 40 milioni di euro dall'Atletico Madrid e Cesc Fabregas dal Barcellona per 33 milioni di euro.Insieme stravolgono la Premier! Diego Costa in 7 presenze ha totalizzato ben 9 gol,media strepitosa mentre Cesc ha già servito la bellezza di 10 assist, molti proprio all'attaccante brasiliano naturalizzato spagnolo.Il Chelsea guida la classifica della Premier mentre Diego Costa guida la classifica marcatori.Il campionato è ancora lungo e ci sono molti impegni tra coppe inglesi e Champions League.Dove arriverà il Chelsea quest'anno? Diego Costa quanti gol farà? Fabregas continuerà ad essere decisivo con i suoi assist? Solo il tempo ce lo dirà,intanto noi ci possiamo deliziare gli occhi con il campionato più bello del mondo e con il Chelsea firmato Muorinho!

Dalla Serie B alla Champions League: la storia del trio che ha fatto sognare Pescara.




Erano appena dei ragazzini di 20 anni.Vi stiamo parlando, da sinistra a destra, di: Lorenzo Insigne,Ciro Immobile e Marco Verratti. Questi tre giovani talenti Italiani giocarono insieme in serie B nel Pescara di Zeman che fu promosso in Serie A. Insigne era già un giocatore del Napoli, "parcheggiato" in prestito nella squadra pescarese,Immobile invece era di proprietà della Juventus mentre infine Verratti era a tutti gli effetti un calciatore del Pescara.Nella stagione 2012-2013 si siede sulla panchina "bollente" della società abruzzese Zdenek Zeman, allenatore famoso per le sue innumerevoli "frecciatine" nei confronti della Juventus e per il suo modo spregiudicato di gioco.In quella stagione il Pescara ottenne,comunque, la promozione grazie soprattutto alle prestazioni sublimi di Verratti,a cui sono affidate le chiavi del centrocampo,e grazie alle reti di Insigne (18) e di Immobile (28). Poi,la squadra d'Abruzzo, non riesce a mandare avanti un progetto in Serie A,proprio perchè i tre artefici della promozione vanno via.Infatti Lorenzo torna nella sua amata Napoli e non vede l'ora di esordire e segnare con la maglia della sua città.Ciro Immobile invece inizia una nuova esperienza al Genoa dove segna 5 gol in 33 presenze.Infine Marco Verratti viene ceduto a titolo definitivo ai Campioni di Francia del Paris Saint-Germain per una cifra attorno ai 15 milioni.Il Napoli conquista la Champions e Insigne debutterà nella massima competizione europea segnando contro il Borussia Dortmund il gol del momentaneo 2-0 grazie ad una pregevole punizione.Anche il talento di Verratti si intravede nelle vetrine europee grazie alla presenza in Champions dei Parigini. Per Immobile la strada è più lunga: torna alla Juventus dove non entra mai in campo e viene poi ceduto in prestito al Torino dove si assiste alla sua esplosione definitiva: 33 presenze e 22 gol. A seguito della grande stagione viene acquistato dai tedeschi del Borussia Dortmund di Jurgen Klopp che fa esordire anche Ciro in Champions il 16 Settembre 2014, e Immobile dimostra subito cosa le sue abilità andando a segno contro l'Arsenal nella partita terminata 2-0. I tre giovani Italiani continuano a sognare e sperano un giorno di vincere la competizione per club più importante e prestigiosa.Ci riusciranno? Chi dei tre riuscirà a conquistare un trofeo tanto ambito? Chissà,una cosa però è certa: i tre "moschettieri" che per un anno hanno fatto sognare Pescara,sono diventati maturi e forti.Alle volte, il passo dalla Serie B alla Champions può essere davvero breve.

Lo strano caso di Sami Khedira.



Vi voglio parlare,gentili lettori, di un giocatore, Sami Khedira, centrocampista in forza al Real Madrid e campione del mondo 2014 con la sua nazionale,la Germania.Iniziamo dalle origini,da quando il talento tunisino,naturalizzato poi tedesco, muoveva i primi passi tra le file delle giovanili dello Stoccarda già dal lontano 1995. Già allora l'allenatore delle giovanili notava in Khedira un potenziale enorme.Infatti, egli è un centrocampista centrale ma che all'occorrenza può essere utilizzato come mediano o trequartista.Infatti la grande dinamicità del tunisino gli permette di coprire ampie zone di campo e quindi di difendere per poi partire all'attacco. Aiutato anche da un grande fisico,1,89 cm, è molto abile nelle palle aeree ma ha più volte dimostrato di avere anche un gran tiro dalla lunga distanza.Uno di quei centrocampisti che si può definire completo.Torniamo indietro,però, dove eravamo? Ah sì, lo Stoccarda.Fa il suo debutto tra i professionisti il 1 Ottobre 2006 nella Bundesliga tedesca contro l'Hertha Berlino. Poi, il 29 Ottobre dello stesso anno arrivano i primi gol: doppietta addirittura davanti al suo pubblico contro lo Shalke 04. Khedira è convincente,prestazione fantastiche che convincono l'allora allenatore della squadra di Stoccarda ad inserirlo negli undici titolari con regolarità per tutto il campionato.Attenzione, ci troviamo ora all'ultima giornata della Bundesliga e si gioca Stoccarda-Energie Cottbus e se lo Stoccarda vince si laurea Campione di Germania.La partita termina 1-0 a favore dello Stoccarda e a deciderla,signore e signori,è proprio lui: Khedira! Ma la sua carriera è solo all'inizio. Arrivano le convocazioni delle nazionali e lui verrà chiamato dall'allenatore della squadra minore ( Under 21) Horst Hrubesch e, insieme, vinceranno il Campionato Europeo di categoria.Le sue prestazioni non passano  inosservate e il 5 Settembre 2009 debutta nella Nazionale Tedesca maggiore contro il Sudafrica.Arriva poi sulla panchina della nazionale il Ct Low che decide di convocarlo per i mondiali 2010 in Sudafrica dopo aver visto tutto il suo talento,infatti dal 2006 al 2010 con lo Stoccarda Khedira totalizza 98 presenze condite da 14 gol.
Durante il torneo mondiale gioca tutte le partite andando anche a segno nella finale per il terzo e quarto posto contro l'Uruguay fissando il risultato sul 3-2 per la sua Nazionale.Dopo il mondiale disputato, il grande Real Madrid non vuole lasciarsi scappare un talento simile e versa nelle casse del suo precedente club 14 milioni più bonus per un totale di 17 milioni. Khedira  debutta il 29 agosto 2010 contro i Maiorca in una partita terminata a reti inviolate.Termina la stagione vincendo la Coppa del Re contro il Barcellona,mentre in campionato continua il dominio dei blaugrana che vincono la Liga.Poi, anno nuovo,vita nuova. Nuova stagione per il talento Tedesco che segna la sua prima rete con le "Merengues" in Champions League contro il Lione (4-0).Il 21 Aprile 2012 arriva per lui uno dei gol più importanti della carriera,segna infatti nel 2-1 nel Clasico contro i rivali del Barcellona.Dopo quella vittoria il Real vincerà le altre partite facilmente assicurandosi la vittoria della Liga spagnola e spezzando il dominio incontrastato, fino a quel momento, del club della Catalogna. La stagione successiva arriva per Sami ancora un altro successo: vittoria in Supercoppa Spagnola contro,e chi se no, il Barcellona.il 2013 è,purtroppo,sfortunato per il talento madridista che si infortuna in Nazionale e sta fuori tutta la stagione,in un'annata che era iniziata bene per lui: 11 presenze,1 gol in campionato e 4 in Champions League.Guarito completamente,torna tra le file della Germania di Low che parte per il Brasile per i Mondiali 2014. Non sempre riesce a giocare titolare ma potrà dire:" Io c'ero nel 7-1 al Brasile!" Infatti scende in campo e segna il quinto dei sette gol.Non giocherà poi la finale a causa infortunio ma è comunque campione del Mondo grazie alla sua Nazionale che in finale ai supplementari batte l'Argentina di Messi.E qui spunta un record particolare: Khedira è l'unico giocatore insieme a Roberto Carlos e Christian Karembeu ad aver vinto nello stesso anno la Champions League con il Real Madrid e il Campionato del mondo.La stagione 2014 però,è per lui ancora sfortunata,tormentato da infortuni ma non solo.Infatti nel Real di Carlo Ancelotti per lui non c'è molto spazio,chiuso a centrocampo dal nuovo arrivato Toni Kross,compagno di Nazionale, e Luka Modric. Finisce così sul mercato ma nella sessione estiva 2014 non cambia maglia e rimane nel Real che continua però a non considerarlo molto.L'interesse per il centrocampista nato a Stoccarda però c'è ed è stato più volte dimostrato dall'Arsenal e dagli Spurs. Dato interessante è che però Sami è in scadenza a giugno e potrebbe quindi lasciare il club a fine anno addirittura a parametro zero. In un calciomercato fatto da pazzi e follie, un giocatore come Khedira preso gratuitamente può davvero essere il colpo dell'anno ( ad eccezion fatta per quei giocatori forti sicuramente ma strapagati).

Benvenuti!

Ripeto,benvenuti,come nel titolo.In questo blog si parlerà molto e solo di calcio in tutti i suoi aspetti.Parlerò di calcio giocato e non,di ciò che accade dentro e fuori dal campo.Non mi limiterò a trattare il cacio italiano ma darò a Voi lettori una visione più generale e completa di questo sport meraviglioso.Parleremo anche di giocatori stranieri,fenomeni,giocatori ancora non affermati,storie di club,allenatori,società e non mancheranno riflessioni profonde e significative.Spero che questo blog riesca ad attrarvi e soprattutto spero vi divertiate leggendo e ,magari, commentando i vari articoli.
Benvenuti e Buon Divertimento!